Gaslighting

“Guarda che ti ricordi male, te lo sarai immaginato” “Sei sicura di non aver frainteso le sue intenzioni?” “Ma forse sei tu che gli hai dato delle false speranze…” 

Ecco, se qualcunə vi ha mai rivolto frasi di questo tipo, ha tentato di gaslightarvi.


Nel 1938 il drammaturgo Patrick Hamilton scrisse una pièce teatrale dal titolo Gaslight, in cui un marito tentava di indurre alla pazzia la moglie, abbassando di giorno in giorno la luce delle lampade a gas e sostenendo che fosse lei a inventarsi tutto, quando la donna notava il cambiamento. 

Il termine ha dunque origine da qui.

Il gaslighting è una subdola forma di violenza psicologica che consiste nel mettere in dubbio ciò che la persona afferma o ricorda, in modo da spingerla a dubitare di tutto e a mettere in crisi le sue certezze.

È un comportamento manipolatorio molto grave, che vuole deliberatamente sminuire chi lo subisce e che può avere anche gravi ripercussioni psicologiche, fino a portare alla depressione e, in casi estremi, al suicidio.

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