Femminicidio

Con questo termine si indica l’assassinio di una donna da parte di un uomo per motivi basati sul genere. 

Il dizionario Devoto Oli (2013) estende la definizione di femminicidio fino a definirlo come “qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte”.

Ma c’è davvero bisogno di questa parola che è entrata nell’uso relativamente da pochi anni, per indicare qualcosa che purtroppo esiste da quando esiste la società patriarcale? Non bastava la parola “omicidio”? Risponde Michela Murgia:
“No, la parola femminicidio non indica il sesso della morta. Indica il motivo per cui è stata uccisa.
Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si rifiutavano di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne.
Dire omicidio ci dice solo che qualcuno è morto. Dire femminicidio ci dice anche il perché.“,

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