Femminili Professionali

I femminili professionali sono quei termini che indicano professioni svolte da donne: architetta, avvocata, maestra, postina, chimica, arbitra, parrucchiera, scrittrice, grafica solo per citarne alcuni, ma l’elenco potrebbe essere, come potete ben capire, infinito. Alcuni di questi termini trovano talvolta una certa resistenza a essere usati e molte persone (a volte anche le dirette interessate) preferiscono utilizzare il corrispettivo maschile. 

Si tratta di quelle voci che descrivono professioni tradizionalmente svolte dagli uomini, a cui le donne hanno avuto accesso da relativamente poco tempo (ministra, sindaca, architetta, ingegnera, portiera, medica) ed è solo per questo, perché non siamo abituatə a usarli, che questi termini ci sembrano strani. Quello che non è vero è che essi non rispettino la grammatica italiana, anzi, è vero il contrario: la lingua italiana possiede il genere maschile e femminile, pertanto grammaticalmente più corretto declinare i termini secondo il genere della persona a cui si riferiscono. 

Sull’uso dei femminili professionali sono stati scritti decine di libri e articoli. Vogliamo però concludere questa voce con le parole della linguista Vera Gheno, che ci spiega perché utilizzare i femminili professionali è anche un atto politico, poiché il linguaggio che usiamo non è mai neutro:
Le parole non sono mai solo parole: sono ganci verso mondi di significati, e al contempo le parole che usiamo ci definiscono agli occhi degli altri. L’uso di un termine rispetto a un altro è collegato a fattori sociali, culturali, ambientali. Ma soprattutto, poiché noi esseri umani usiamo le parole per capire la realtà, per concettualizzarla e poterne quindi parlare, ciò che viene nominato si vede meglio, acquisisce maggiore consistenza ai nostri occhi. In altre parole, nominare le donne che lavorano in professioni prima quasi esclusivamente maschili, o che conquistano posizioni apicali che precedentemente erano loro de facto precluse, può contribuire a normalizzare, agli occhi (e alla mentalità) delle persone, la loro presenza.

Per saperne di più:

Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole, di Vera Gheno, Effequ, 2019

La lingua che cambia. Rappresentare le identità di genere, creare gli immaginari, aprire lo spazio linguistico, di Manuela Manera, Eris, 2021

Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole. Laboratorio della Rete Donne Transfemminista con Vera Gheno video

La lingua che cambia. Laboratorio della Rete Donne Transfemminista con Manuela Manera video

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